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sabato 28 dicembre 2013

PANE IN TECIA (= IN PADELLA)


 PANE IN TECIA                                                                                                      

Titolo semplice e diretto.. 'in tecia' è un trademark di Paola.
Pane da far cuocere in padella. una ricetta che da soddisfazione, perchè sfornerete un ottimo pane (anzi 8 se seguite le quantità della ricetta) senza averne mai fatto uno prima. Serve un po' di tempo per cuocerli (circa 8 min a testa), ma in fondo non dovete far molto altro.
E poi cosa c'è di meglio di fare il pane in casa durante le feste? Poche cose..


 
Ingredienti:
 (per 8 pani)
500 g di farina
325 g di acqua  (una tazza)
1e 1/2 cucchiaino di sale
1 cucchiaino di lievito di birra secco (oppure 15g  fresco)
1 cucchiaio di olio d'oliva
 
 Protocollo:
 
Acqua a temperatura ambiente.
 
Mescolate e impastate gli ingredienti. Io uso la macchina del pane per impastare (il programma per fare la pasta fresca).  
Nota-- l'impasto risulterà un po' umido.. va bene cosi'.
Lasciare a lievitare in una ciotola con un panno sopra (o direttamente in forno spento) per 1 ora e mezza o due. 
 
Passato questo tempo, dividete l'impasto in 8 pezzi e su un piano infarinato ricavatene dei dischi con un matterello (o anche le mani se preferite). Non tiratelo troppo fine.
 
Scaldate bene una padella e quindi cuocete i pani uno alla volta, circa 3-4 minuti per lato, finchè non prendono un po' di colorino.
 
Gustatevi il pane, buonissimo tiepido (per cui consiglio di farlo e mangiarlo)!
 
 ciao, 
Clelia
 

 
 
 

mercoledì 30 ottobre 2013

CUPCAKE alla NUTELLA


CUPCAKE alla NUTELLA                                                   

Queste cupcakes sono meravigliose!!! Belle e buone con sforzo minimo, e la nutella (a differenza di un cioccolato sciolto) rimane morbida a cottura ultimata.
A differenza delle cupcake che avevo già postato (qui), queste sono un pochino più consistenti.
              
Successo garantito al 100%

Belle anche senza decorarle con altro (anche se io non ho resistito con la scusa del compleanno della figlia del mio collega).



Ingredienti:
(per 12 cupcakes)
140 g burro
150 g zucchero
3 uova
250 g farina
2 cucchiaini di lievito in polvere
1/2 cucchiaino di estratto di vaniglia (o una bustina di vanillina)
pizzico di sale
nutella (un cucchiaino abbondante per cupcake)

Protocollo:

Uova e burro a temperatura ambiente. Accendere forno a 160°.

Sbattere bene (con fruste elettriche) burro + zucchero finchè non si forma una cremina chiara.

Aggiungere le uova una ad una e mescolare bene (io continuo con le fruste elettriche ma si può tranquillamente mescolare con un cucchiaio)

Aggiungere sempre mescolando la farina, lievito, sale e infine la vaniglia. Mescolare bene.

Mettere il composto negli stampini. 


Aggiungere in ogni cupcake un cucchiaino abbondante di nutella (vedi foto), e con uno stuzzicadente muovere in cerchio la nutella finchè non appare un po' mescolate con il composto della cupcake.

Cuocere a 160° per 20 minuti.
 




lunedì 28 ottobre 2013

Sempre cibo è

Voglio subito scrivervi di un mio successo personale in campo eto-ornito-logico! ah ah!
dunque vi dicevo che posseggo uno scoiattolo personale (che non sa di essere mio..)?
Ebbene ieri ho speso 5 euro in cibo per scoiattoli e cinciallegre che svolazzano qui vicino.
Chissà che mi credevo di ottenere...l'albero dello scoiattolo è almeno 7 metri distante dal mio terrazzo, al secondo piano..e a meno che lo scoiattolo non sia volante, o spider-squirrel, non arriverà mai da me, sigh...vana speranza la mia...
ma!
in compenso ora qualche cinciallegra si avventura sul mucchietto di semini!!
e oggi ho osservato che si appendono a testa in giù sul bordo del tavolino per curiosare sotto!
ma non è bellissimo?
Insomma, so che dovrei postarvi le ricette invece di rompere le scatole con ste storie ma sempre di cibo si tratta no?
e vi confesso che quella sera in cui ho preso sti semini misti a noccioline, risini soffiati e varie bacche (per lo scoiattolo) quando sono arrivata a casa avevo una fame che per un nano secondo quando ho aperto il sacchetto mi sono detta "potrei assaggiare" ma poi mi sono vergognata, cavolo, mi sarei mangiata il mangime dello scoiattolo!
ma vi rendete conto di come sono ridotta??
Per tappare il buco ho mangiato una carota che cmq potrebbe essere il cibo di un qualsiasi coniglio...
e a proposito di cibo x animali, ho scoperto a cena da amici, facendo la mia solita figura escrementizia, quale parola sia più appropriata, in tedesco, x definire il cibo umano e quello animale... ho scatenato risate grasse dopo aver candidamente ringraziato per l'ottimo mangime servito a cena....
Ciao amici degli animali
La Chiara

domenica 27 ottobre 2013

Tanti Auguri Clelia!!!

BUON COMPLEANNO CLELIA!!
TI HO PREPARATO UNA BELLISSIMA (insomma...)
BUONISSIMA (ecco si...buona si..)
TORTA D'UVA E CIOCCOLATA!
Io l'ho preparata ieri e l'ho decorata con una coroncina di Alchechengi
xò non so se arriva intera fino in Australia...
ho già assaggiato la prima fetta...
Tanti tanti tanti auguri!!
 
 
TORTA ALL'UVA E CIOCCOLATA
Ingredienti
2 uova
150 gr zucchero
1 bustina di zucchero vanigliato
230 gr di farina 00
120 ml di latte tiepido
100 ml di olio d'oliva
1 bustina di lievito x dolci
20-30 acini di uva senza semi
2 cucchiai di gocce di cioccolata
pizzico di sale


Protocollo
Lavare l'uva, tagliarla a metà (per lungo o per traverso come vi piace) e mescolarla alla cioccolata e ad un cucchiaio di farina (in modo che poi non vada troppo a fondo quando la metterete nella torta). Sbattere le uova con lo zucchero, lo zucchero vanigliato ed il sale, aggiungere la farina setacciata, e piano piano prima il latte (continuando a mescolare) poi l'olio, fate una bella pastella morbida, aggiungete infine il lievito. Per ultimi mescolate uva e cioccolata. Infornare in forno già caldo a 180°C per 30-40 minuti (controllate con lo stuzzicadenti che l'impasto sia asciutto). Spolverare di zucchero a velo e servire da tiepida a fredda....magari con una pallina di gelato alla vaniglia? O al torroncino? O alle mandorle? Beh, è deciso la mia torta finirà prima di arrivare in Australiaaaa uffaaaa..
Un bacione pieno di auguri a Clelia!
La Chiara

Una lacrima di gioia

E' passata mezzanotte e sono appena rientrata da una cena tra amici-colleghi vecchie glorie (o vecchie spugne direi..) delle missioni in Antartide. Io più che vecchia gloria mi sentivo vecchia matricola, ci sono stata solo due volte e la terza sarà a dicembre ma uno di loro c'è stato già almeno 4 volte e tra queste, una missione è stata a bordo di una nave russa cosa che per me vale come esserci stati 20 volte data la mia minima permanenza su nave russa (30 minuti).. ho avuto mal di mare su terra per due gg dopo quell'esperienza... e cmq l'altro veterano è alla 10 campagna..quindi capite che pivella...
in ogni caso, ho deciso di scrivere subito questa sera perchè non voglio perdere lo slancio.
Il menù si è aperto infatti con un'insalata che mi ha portata alla commozione.
Poche sono le pietanze che nella mia vita mi hanno così emozionata.
Forse poco ve ne frega ma se state leggendo in questo momento significa che un po' vi andrebbe di saperlo...Prima c'è la pasta al tomino fresco e pomodorini di mamma (e varie altre sue ricette...) ma la mamma si sa, è difficile che sbagli...
poi c'è stato un piatto tipo ratatuille di "ratatuille il topo cuoco" a Parigi con tutti questi sapori divini che si sentivano uno per uno ma creavano la sinfonia tutti insieme, poi il panino al salmone grigliato qualche giorno fa a Brema e infine l'insalata di stasera.
Era semplice: un letto di insalta riccia, broccoli lessi, zucca lessa a cubetti, un'altra rapona gialla lessata in brodo e fatta a cubetti bellissimi, arancia ben sbucciata e senza pelle degli spicchi e poi, la divinità: gherigli di noce e semi di zucca caramellati in zucchero, acqua e vino bianco (e io sono astemia!!!). E' stata una meraviglia infinita!
Non so come altro descriverla.
E ora mi porto questa sensazione magica a letto e dormo felice.
Buona Notte amici miei
La Chiara

venerdì 25 ottobre 2013

LA MORBIDEZZA FATTA TORTA


TORTA ALL'ARANCIA (o meglio...al profumo d'arancia)                                            

Il mio compleanno ormai è vicinissimo, e sto pensando di prepararmi una bella torta da papparmi con il mio maritino (e ovvio che la nostra scelta ricade sulla crostata al limone), poi ne farò una per lunedi per portare al lavoro.. pensavo alla Sacher.. qui adesso fa un po' caldo, ma non ancora troppo da dar fastidio al cioccolato. Magari poi vi posto la ricetta, che in Italia mi sa che la stagione permette di godersela di più!

Detto questo vi scrivo una ricetta di una torta comparsa da poco nel mio ricettario. Rientra nella categoria torte 'da credenza' cioè non di quelle che porti in giro a far vedere o offri agli ospiti (anche se sono sicura tutti apprezzerebbero) perchè non è proprio speciale di per sè, ma  è invece uno spettacolo di morbidezza per colazione o merenda. E al solito molto facile, solo seguite i passaggi come ve li scrivo per ottenere proprio la consistenza giusta.

Se volete imbrogliare invece di spremere le arancie potete pure usare il succo (io l'ho fatto) e il risultato non cambierà, ma come potete immaginare la torta sentirà un po' meno di arancia.

A voi la ricetta e un abbraccio virtuale a tutti.


Ingredienti:
100g burro
3 uova
150 g zucchero
250g farina  + 1 bustina di lievito (o farina lievitante se preferite)
1 bicchiere di spremuta d'arancia (circa 180 g se volete essere precisi e pesare)

Protocollo:
Sciogliere il burro (io faccio al microonde, circa 1 minuto) e lasciarlo raffreddare intanto che preparate il resto.

Sbattere bene (con fruste elettriche) uova + zucchero finchè non si forma un composto chiaro e spumoso.

Incorporare la farina pian piano con una spatola (o cucchiaio) con movimenti dal basso verso l'alto.

Unire il burro e la spremuta.


Versare in una tortiera e cuocere a 180° per 35 min.

ciao, 
Clelia
  

domenica 13 ottobre 2013

Pesce anonimo

 
Questa mattina, anche se è domenica (sob) mi sono alzata presto per finire una presentazione per un seminario.
Ieri ha piovuto tutto il giorno ma oggi, c'è un sole splendido, una luce magnifica.
E i colori dell'autunno la riflettono amplificandola.
Non vi dico lo scoiattolo poi! Sarà che sta riempiendo lo scantinato di casa sua con le provviste per l'inverno, ma è scatenato! Avrà percorso l'albero mille volte! (Non le ho viste tutte...)
E comunque si è capito che non è proprio il caso di stare chiusi in casa oggi.
Certo potrei fare una piccola pausa post pranzo...uscire..fare una passeggiata..
e ora che mi ci fate pensare oggi c'è anche la festa delle patate qui!
ah ah non ridete!
La KartoffelFest!
Per celebrare questo magnifico tubero vi posto la mia ricetta (inventata da me come quasi tutte le volte) del pesce anonimo con le patate..al forno!
Buona Domenica scoiatttoloni miei!
La Chiara
 
 
PESCE ANONIMO AL FORNO CON PATATE

Ingredienti
4 filetti di merluzzo (quello surgelato è ok..)
4-5 champignon scuri 
10-15 pomodorini
un cucchiaio di capperi 
4 patate medie crude
sale pepe aromi
olio
succo di limone
 
Protocollo
Mettete a marinare il pesce con sale, pepe, aromi (aneto? origano? maggiorana? quello che vi piace) e il succo di un limone per mezz'ora in frigo, coperto con la pellicola (non impuzzate tutto il frigo!). Nel frattempo lavate bene le altre verdure e affettate le patate a rondelle molto sottili, e foderate una pirofila da forno (già coperta di carta da forno), con l'altra metà di rondelle poi coprirete tutto il resto. Affettate anche i funghi allo stesso modo e tagliate i pomodorini a 4 spicchi. Depositate il pesce scolato dalla marinatura sul letto di patate, salate, pepate (poco sale poco pepe se i capperi sono molto salati) aggiungete i capperi e coprire con le patate e i funghi. Distribuite i pomodorini. Spremete mezzo limone e distribuite un po' di olio d'oliva. Infornare a 180°C per circa 20-30 minuti.
Passo e chiudo!

martedì 8 ottobre 2013

Ancora qui.


Eccomi, di ritorno dopo una lunga assenza dal blog.

Dopo una lunga assenza dalla vita per la verità.

Ho pensato molto a come avrei ricominciato a scrivere sul blog. Perchè non mi è mai passato per l'anticamera del cervello di smettere, perchè è una cosa che mi piace e lega sempre e ancora di più le due C del blog. Chiara mi è stata molto vicina in questo periodo, e probabilmente non ne può più di ricevere mie mail, ma è così carina che non me lo dice, e anzi continua a scrivermi pure lei! In più lei mi ha fatto un regalo preziossissimo e lei sa qual'è...anzi due, uno scritto ed uno in allegato ;-)
E non dimentichiamo che il blog è ancora più importante adesso le due C sono ancora più distanti (roba da non credere!!) con la qui presente in Australia e lei in Germania. Inutile dire che il lavoro da biologhe è proprio internazionale!

Ho pensato inizialmente di far finta di niente e continuare con le mie ricette, ma far finta di nulla, anche in una cosa così superficiale, come qualcuno può pensare sia un blog, beh.. sarebbe un po' come far finta che la mia bambina non fosse mai nata. Far finta che io non sia mai stata con una bellissima pancia da 9 mesi, e far finta che lei non sia vissuta quelle preziose 36 ore. Per cui sono qui, sul nostro blog di cucina e ricette fai da te, a raccontarvi cosa è successo. Certo che in fondo è strano perchè sono la prima persona che ha sempre pensato di non mettere sul web cose troppo personali (da facebook in poi) per una serie di ragioni. E invece voglio scrivere e raccontare la mia -molto più che personale- storia. Lo faccio anche perchè ho trovato tanto d'aiuto leggere storie di mamme che come me hanno un angioletto invece di un bambino, o unirmi a gruppi di discussione online e non. Perchè in fondo, nessuno può capire quello che sto, e stiamo, passando se non si è sperimentato sulla propria pelle. Forse la mia storia aiuterà qualcun'altra mamma, capitata per caso sul nostro blog, a sentirsi meno sola, a me ha fatto molto piacere leggere blog e messaggi di mamme che sono passate dalla stessa o simile esperienza e ce l'hanno fatta, perchè mi fa credere che ce la potrò fare anch'io. E sapere che non si è soli. Però mi sono resa conto che tutte le cose che ho letto finora sono in inglese e forse c'è meno in italiano. Non è giusto far finta di niente, non è giusto negare quello che succede o cercare di sotterrare le storie dei bambini che nascono troppo presto, vivono troppo poco, o che non nascono affatto. Fa male comunque, ma fa ancora più male negare il dolore che si prova, tenerselo dentro, e la cosa più dolorosa di tutta è pensare che il mondo si dimentichi, o che, ancora peggio, non si sia quasi accorto di mia figlia.

E invece di scrivere di pappine e succhi come avrei voluto, vi parlo della mia bellissima bambina che era oggettivamente la più bella bambina del mondo. E no..., non sto esagerando. Eravamo ormai a 38 settimane, la capsula (o ovetto o comecavolosidice) installato in macchina, la borsa per l'ospedale già pronta da qualche settimana, i vestitini già tutti accuratemente lavati e pronti da essere indossati (grazie anche alla nonna che gentilmente si era fatta qualche tempo prima un voletto di 24 ore per venire a viziarmi un po'). E noi preparati al grande giorno, che io speravo di affrontare senza nessun aiuto 'sintetico', cercando di farcela solo con l'appoggio di mio marito che si era già preparato a strette di mano dolorose e anche urli e parolacce verso di lui (così mi dicono a volte succede in sala parto). Noi preparati a capire tutte le possibili parole pronunciate in inglese dai medici, per non stare li come dei bambi quando ci avrebbero forse detto qualcosa più medico in 'tecnichese'. Eravamo pronti a tutto, ma non a dover pianificare il suo funerale a due giorni dalla sua nascita. Nessuno può essere preparato a questo. Nessuno dovrebbe. E i bambini non dovrebbero morire. E nessuno dovrebbe mai sopravvivere ai propri figli. Eppure a me è accaduto. Sono qui, viva e in salute, e mia figlia no. Una gravidanza perfetta, mai un analisi sbagliata, mai una nausea mattituna, ed ecografie bellissime fino all'ultimo, fino a quando il suo battito è crollato. In ospedale. Si, coincidenza, il suo cuoricino è crollato in ospedale, proprio durante una visita di routine, mezzora prima l'avevamo vista respirare e il suo cuore battere forte e costante nella ecografia. E allora... subito un cesario di emergenza per cercare di salvarla, ma nemmeno quello è servito e 36 ore dopo se n'è andata. Abbiamo scoperto che ho avuto una rara emorragia feto-materna, cioè il sangue della bambina è accidentalmente passato nel mio, qualcosa che si è rotto nella placenta. Può succedere, anzi dicono che succede nel 60% delle gravidanze, ma il sangue che passa è talmente poco che nessuno se ne accorge. A volte capita che il flusso di sangue sia un po' più consistente, e allora se ne accorgono perchè il bambino nasce anemico e facendo i dovuti test scoprono che la causa è questa emorragia (che per il resto è completamente asintomatica). E, molto più raramente, il flusso di sangue è veramente troppo, come nel nostro caso, e la mia bambina è nata con pochissimo sangue in circolo, troppo poco perchè i suoi piccoli organi potessero reggere, e perchè i dottori potessero fare qualche miracolo, anche le trasfusioni non hanno potuto fare nulla. Povera piccola, con tutti quei tubicini... E quindi si arriva al punto di decidere del funerale di tua figlia a due giorni dalla sua nascita. Una giornata bruttissima e piovosa quella del suo funerale, ma come nelle storie più belle, proprio per mezzora il sole splendido e cielo azzurro quando l'abbiamo salutata li, al cimitero, che per fortuna tutto sembra tranne che un cimitero e che ha un giardino dedicato ai bambini, il butterfly garden, pieno di fiori e colori. Un posto spaventosamente triste e bello nello stesso momento. Difficile da crederci, come quando penso al giorno della sua nascita, il più bello e il più orribile della mia vita nello stesso momento, difficile capire come sia possibile, ma è così.

E "ti rendi conto di quanto sei forte, quando essere forte è l'unica scelta che hai". A quasi due mesi dalla sua nascita e dalla sua morte, sono ancora qui, siamo ancora qui, e pian piano ci creiamo un nostro 'nuovo normale'. Stiamo facendo del nostro meglio. Non saremo mai più gli stessi. Sono una mamma, non importa se la mia bambina è fisicamente con me o no. Sono una mamma che non dorme perchè piange la perdita della sua bambina, invece che non dormire per i pianti della mia bambina. Ma sono comunque una mamma e questo niente al mondo me lo potrà mai togliere. Ma i cambiamenti non sono solo per il peggio. Mia figlia mi ha inseganto già molte cose. E credo che la più importante sia di non dare nulla di scontato nell vita, e viverla per quello che è, ed apprezzare tutte le piccole cose che abbiamo la fortuna di vivere. E cosi' oggi trovo il tempo per sorridere per il sole che splende, per il vento che soffia e per la mia passeggiata sul fiume, e perchè no del mio raffreddore. E se anche adesso è difficile da pensare, voglio vivere la mia vita ed essere felice per me e anche per lei... per cui mi toccherà essere felicissima un giorno! Un giorno vicino o lontano, non importa. La mia bambina merita di essere felice, e se non  posso cambiare il passato, posso cambiare il futuro e farla vivere per sempre con me nel mio cuore, e mia figlia si merita una vita felice, per cui io sarò felice in suo onore.

Ed essere felice per me è avere un marito meraviglioso, una famiglia bellissima, tanti amici a cui voglio bene e che mi vogliono bene, un lavoro che adoro, e avere il ricordo di mia figlia Viola. E perchè no, è anche cucinare, ...e allora ho già una torta in serbo per voi, per la prossima volta.

ciao,
Clelia 




sabato 5 ottobre 2013

nur ein wenig..

...la mia frase preferita.. nur ein wenig Deutsch..
solo un pochino di tedesco...
ciao amici..
vicini e lontani..
vi scrivo dalla Germania dove starò per un pochino (ein wenig, appunto),
è autunno, il nostro blog ha bisogno di riprendere il volo e farci stare bene.
Ho deciso dunque di postare una ricetta dolce, accogliente e serena, talmente facile che se vi viene male è una vergogna abominevole!
Ma...la posterò alla mia maniera, me ne infischio delle regole e della struttura classica delle ricette, vado a braccio così come mi viene,
non ci sarà la foto perchè non ho strumenti qualitativamente adeguati,
ma ho me stessa e le mie parole..
e la dedicherò al mio nuovo "animale domestico" ...
inizialmente ne avevo molti, cioè, una miriade di pesciolini d'argento che mi osservavano la notte dai loro pertugi,
maledetti...
erano proprio inopportuni!
Ho vinto la mia reticenza iniziale ad ucciderli è ho cominciato lo sterminio..
ora che ne è sopravvissuto uno solo, in bagno, uno grosso, probabilmente il nonno di tutti quelli che ho abbattuto senza pietà, mi sono sentita libera di adottare un nuovo pet.
E quindi il mio nuovo amico è il MIO scoiattolo!
Di fronte a casa ci sono molti alberi e sul più alto vive il MIO scoiattolo, lo vedo soprattutto in tarda mattinata che corre su e giù per far scorta di cibo..è così cicciotto e rosso e peloso che è proprio adorabile...
un amico ha detto "è pronto per essere messo in padella", Homo horribilis..
In ogni caso, mi industrierò per creare una postazione di foraggiamento..presto...per il MIO scoiattolo!!
E ora, vai con la torta!

TORTA DI MELE DELLO SCOIATTOLO

Ingredienti:
4 mele grosse
150 gr zucchero
200 gr farina (setacciata)
1 uovo
1 bustina lievito in polvere
1 cucchiaino di cannella (se vi piace, mica a tutti neh..)
mezzo bicchiere di latte (ma vedi descrizione...Achtung!)
succo di mezzo limone
sale, burro...

Ora.. qui col latte dovete aguzzare la vostra sensibilità...intanto tagliate le mele a fettine o tocchetti, e conditele col succo di limone per non farle annerire. Mettele in un angolo.
Sbattete con una frusta l'uovo e lo zucchero, con un pizzico di sale. Aggiungete piano la farina e man mano alternate con il latte, poco alla volta fino a che non ottenete una bella pastella liscia ma semiliquida, oh, fermi, spetta, il latte...tiepido!
Ora completate con la cannella e il lievito.
Cosa manca?
Le mele!
Quindi con un mestolo, incorporate le mele e mescolate bene, nel frattempo avrete scaldato il forno (statico) a 180°C.
Infornare circa 40 minuti.
Infine spolverizzare con zucchero a velo prima di servire..
mnhh ho pensato ad una variante porcella..
E se ci mettessimo dentro le gocce di cioccolato?
Oppure l'uvetta..
o i wurster..
ah no no...
che cosa dico!
:)
ciao amici a presto
La Chiara



lunedì 29 luglio 2013

tuffo nel passato... i sofficini !


 I SOFFICINI                                                                                         

Qui, dall'altro lato del nostro amato mondo, ho assaporato gusti e sapori nuovi e c'è sempre qualcosa di nuovo da assaggiare, che venga dall'indonesia o dal libano...

Ma che dire, quando mi ritrovo nella mia cucina, non riesco a non pensare a casa e ai nostri meravigliosi piatti della cucina italiana (che fra l'altro uno non ha idea di quanto sono apprezzati all'estero!!)

Però, però... c'è sempre un però. Si perchè alla fine ti vengono le voglie di cose che a casa compri al supermercato e che qui, ovviamente, non ci sono. E così è arrivata un giorno la voglia di sofficini. Un anno e sei mesi di Australia ormai, troppi per non cadere nella tentazione di mangiare ancora una volta i sofficini.
Come fare dunque...? Non resta che provare, pronta come molte altre volte ad affrontare la dura realtà del.. "buono, ma non ci assomiglia per niente". Con questo spirito ho vagato nel web, e provato, e MIRACOLO.. ecco qui i sofficini come gli orginali !!!!!!! e pure più buoni ovvio, visto che ci metti il ripieno che vuoi tu, ma quello che ci ha colpito è che la pasta in sè, beh, ha proprio il sapore del sofficino!
Merito della ricetta, per una volta tanto mi ricordo dove l'ho presa QUI (Blog meraviglioso di "Araba felice in cucina" !!!)

E pure facili da fare come se non bastasse.

Ecco quindi la voglia di sofficini soddisfatta al 100% e la ricetta che entra di diritto nel mio libro di ricette (cosa non affatto facile) e anche nel blog! A proposito, buonissimi pure scaldati al microonde il giorno dopo.
 
Ripieno come vi pare, basta non sia troppo acquoso. Io ho fatto ripieno ai funghi champignon come per la ricetta che potete rispolverare cliccando QUI (cioè besciamella e funghi). Consiglio pure il classico, prosciutto e formaggio!

Farina e latte in quantità (ad occhio) uguali.

Happy sofficini a tutti!

 Ingredienti:
(per 5 sofficini grandi)

 
una tazza di latte
una tazza di farina
2 cucchiai di olio oliva
pizzico di sale
 
uovo + pan grattato per la panatura
 
ripieno come vi pare (per funghi e besciamella clicca qui
 
Protocollo:
Versate latte e olio in un pentolino e far bollire, quindi unire tutta insieme la farina e sale.

Mescolare un attimo (sarà uno strano impasto compatto, ma va bene così).

Togliere dal fuoco e aspettare un paio di minuti che si raffreddi (così non vi scottate le mani).

Lavorare un pochino l'impasto a mano (2-3 minuti sono abbastanza).

Avvolgere in pellicola e lasciar riposare (a temperatura ambiente) per circa 15 min.

Stendere la pasta con il mattarello (in credibile ma non si appiccica) e ritagliare dei cerchi. Io ne ho ricavati 5 usando come stampo le ciotoline del gelato.

Mettere il vostro ripieno, nel mio caso una bella cucchiaiata di funghi e besciamella.

Richiudere il sofficino partendo dal centro verso i lati, facendo pressione con la punta delle dita. Si pressa bene e vedrete che non sono difficili.

Passare nell'uovo e poi nel pan grattato.

Cuocere un padella con poco olio (in teoria pure in forno ma non ho mai provato personalmente)

ciao,
Clelia

venerdì 26 luglio 2013

uomini d'altri tempi

Ebbene siccome mi dicono che maltratto sempre il mio fidanzato (e a quanto pare me lo sposo pure...) vorrei quest'oggi spezzare una lancia nei suoi confronti (non contro di lui, causandogli un trauma cranico...).
Costui è proprio un uomo moderno, e prepara sempre la cena quando io faccio tardi e quando torno, affamata, dal corso di yoga!
Ecco, l'ho detto!
Lo volete tutte?
però non stira... lo volete ancora?
E se vi può interessare, anche il mio vicino è un ottimo cuoco,
ed è già impegnato!Ma non so se stira...
Pure lui prepara la cena alla sua compagna che viene a yoga con me!
E guardate che meraviglioso pollo fritto ha preparato l'ultima volta!
Era delizioso...
Ciao a tutti
La Chiara


mercoledì 24 luglio 2013

ma ditemi la verità?

... ma che, voi, cucinate tutti cose sontuose ogni sera x cena?
mai nessuno che si faccia una pasta al sugo veloce oppure, addirittura, una bella insalata?
mai niiissunnno niiissuno?
per esempio, una meravigliosa "Composizione di tagliate
di pomodori e cetrioli" (cioè insalata di pomodori e cetrioli)?
o "mix esotico di frutta e coscia di maiale" (prosciutto e melone!)?
O ancora, "Pasta in forma con olio speziato" (cioè pasta in bianco all'olio)?
Bah... non ci credo... davvero ("che davero davero"?, come dice il mio uomo...) fate il "tagliere di lattici con lievitato di grano duro" (pane e formaggio!!)?
ah beh.. allora non sono sola al mondo...
un baciotto prima di aprire il frigo...
La Chiara

venerdì 19 luglio 2013

allarmi! non è un toast!!!

amici
io esisto!
beh...
cerebralmente parlando sono un po' persa nel profondo della mia agenda..
ecco, la mia agenda è un libro un po' harry-potteriano...
di quelli che li apri e si riempiono da soli di parole scritte..
tu le cancelli,
ti copri un occhio x vedere se si ridimensionano..
e sono lì, anzi si moltiplicano...
allora lo chiudi, ti ci siedi sopra.
Provi a dimenticare,
lo riapri
e...
non ti ricordi più che giorno è e quindi tutto l'esperimento salta...

Dunque sono qui a confessarvi che qualche gg fa volevo postare la foto dell'insalta che stavo mangiando...
insalata condita di insalata con insalata mista..
originale, veloce, ipocalorica e tremendamente FURIOSAMENTE triste.

Ma ieri una congiunzione astrale mi ha condotta a casa con l'intenzione di cucinare,
sporcare milioni di piatti ed utensili e farli tutti lavare al mio uomo!
Magnifica idea.
Ebbene, ho cucinato (una cosa semplice che qui vi posto), sporcato una considerevole quantità di piatti e...mmnh qualcosa non quaglia...me li sono pure lavati!
Ma cosa avevo scritto nel mio piano?
cucinare, sporcare, mangiare...
e lavare?
Mnhh...
Non tutte le ciambelle riescono col buco..la prossima volta faccio veramente il toast!

PENNE DI MAIS AL PESTO DI ZUCCHINE AL FORNO

Ingredienti per 500 gr di pasta
500gr pasta di mais (senza glutine ma è buona!)
6 zucchine
50 gr pistacchi al naturale sgusciati
100 gr grana o pecorino
una manciata di basilico
mezzo limone
alloro
sale, pepe, olio


Protocollo
Lavate, affettate a rondelle sottili le zucchine e stendetele su una placca da forno, infornatele circa 20 minuti a 200°C. Nel frattempo tritate i pistacchi, mescolateli a circa 60 gr di olio, il grana, il succo di mezzo limone e  il basilico spezzettato a mano. Tritate molto grossolanamente le zucchine cotte al forno, lasciatene qualcuna intera x decorazione e mischiatele ai pistacchi & Co. Fate bollire la pasta in acqua salata con la buccia di limone e una foglia di alloro. Scolatela al dente e conditela con il pesto di zucchine. Ricordatevi che se mentre preparate il sugo, lo trovate un po' asciutto, potete diluirlo con un mestolo (sapete, mestolo il nano cuoco ah ahahahh..orrore...) di acqua di cottura della pasta!
Mi faccio ricoverare ok...
Buon appetito
La Chiara


lunedì 15 luglio 2013

La tortiera rivestita...

Ma Cleeeeee
è una figaataaa!
ops..
volevo dire...
che cosa ingegnosa e pulcherrima ah ah!
Un po' laboriosa...
Cmq adesso che ho capito devo solo fare una torta...
e non il budino al cioccolato già pronto, apri-la-busta-e-gusta
come quello di oggi!
Mitica Cle!
Cuoca Australiana..
ah sai Cle? Ti vedrei benissimo in una trasmissione tipo Nigellissima!
Una dal titolo Cleissima..
O no?
Io mi troverei a mio agio invece nella serie, Cotiche e Cozze!!!
Roba di grande successo!!
Ti sbaciucchiooooo e saluto anche tutti coloro che ci seguono sempre,
con pazienza, affezionati e comprensivi!
Al prossimo post...
e potrebbe essere veramente il toast!
:)
La Chiara

sabato 13 luglio 2013

COME RIVESTIRE UNA TORTIERA ROTONDA (per incapaci come me)



Visto che ho scoperto il trucco, lo dico pure a te Chiara! (e a chi serve)
Questo metodo per rivestire la tortiera è utile sopratutto se si volgiono ottenere dei lati della torta perfettamente lisci, come nel caso della torta con il cioccolato... beh insomma per ottenere l'effetto pasticceria...e non i lati grinzosi come succede se mettete un unico pezzo di carta da forno, oppure evitare che pezzi di torta vi restino li attaccati alla tortiera quando si usa solo il burro.

Avevo cominciato a fare delle foto, ma poi mi sono resa conto che non si capiva un gran chè, allora ho fatto degli schizzi.. fanno un pò pena effettivamente, ma credo che si capisca il concetto.

Primo passo: fare il lato

La lunghezza è la stessa della criconferenza della vostra tortiera, altezza invece un poò più alta perchè infatti pieghiamo il fondo a circa un centimetro. Fai sulla parte piegata tanti piccoli taglietti con la fobice.



Secondo passo: fare la base

Taglia  un quadrato della dimensione (più o meno) della base della tortiera. Piega in quattro parti e poi ancora a metà così ottieni un triangolo. Metti la punta del triangolo (come in figura il punto giallo) nel centro della tua tortiera (che tieni capovolta per ora), e quindi tagli la parte in eccesso di carta da forno.



Terzo (e ultimo) passo: mettere nella tortiera

Adesso il più è fatto. Sarebbe meglio passare la tortiera con un pò di burro sulla base e sopratutto sul lato, così la carta da forno aderirà perfettamente alla tortiera. Metti prima il lato e ovviamente la parte con i taglietti finirà sul fondo. Quindi metti la base e voilà il gioco e fatto!

 ciao!
clelia

mercoledì 10 luglio 2013

TORTA DUE STRATI CIOCCOLATO E SPEZIE, con CREMA AL MASCARPONE E ARANCIA


LA TORTA AL CIOCCOLATO E SPEZIE, FRESCA e PERFETTA                

Il titolo l'ho inventato per farvi capire di che si tratta, ricetta australiana 100%.

Finalmente una torta con cioccolato e spezie (specialmente peperoncino), la fine del mondo per i golosi ve lo assicuro. E' una torta molto ricca (nel senso molto cioccolatosa) e quindi calcolatene una fetta a testa, il bis ci starebbe ma non è necessario. Ok, non è una ricetta veloce, ma non è nemmeno difficile, solo un po' di ingredienti da recuperare in giro.

Ormai, da brava pseudo-australiana ho imparato che accompagnare le torte con topping o cremine è praticamente un must, e devo dire che in questa occasione è caldamente consigliato.. un cucchiaio di crema al mascarpone e arancia è la morte sua e si sposa bene (ma che dico...benissimo!!) con il cioccolato della torta, e poi ci vogliono due minuti per preparare la crema, per cui fatela!!Vi metto la ricetta della crema in fondo al post.

E vi farà fare un figurone servita agli ospiti !

va servita fredda, ma sconsiglio direttamente dal frigo, magari toglietela 10 minuti prima.

In occasione di questa torta ho imparato il metodo perfetto per mettere la carta da forno nella tortiera in modo che il lati della torta poi rimangano perfettamente lisci. Di solito non lo uso, ma se la torta deve essere al suo top per essere servita, è molto più bella se il lati sono belli da vedere, e non grinzosi per colpa della carta da forno. Volete vedere come si fa? ecco qui il link al prossimo post in cui spiego come fare.

Le dosi si adattano perfettamente alla mia tortiera ikea (di 21 cm di diametro), ma se vuoi avete uno stampo diverso o più largo (tipo 28 cm) basta che abbondate con le dosi (che vi metto tra parentesi).

Usate cioccolato buono mi raccomando, ne va del buon risultato della torta!

Ingredienti:
 
1. Base della torta: 
80 ml (circa una tazzina) caffè appena preparato (125 ml, circa mezzo bicchiere)
125g cioccolato fondente tritato (185g)
100g burro (150g), ammorbidito

100g farina di mandorle (150 g) 
50g zucchero (80g)
3 uova (4)
2/3 cucchiaino di peperoncino in polvere (1 cucchiaino)
1/3 cucchiaino di cannella in polvere
(½)
1/3 cucchiaino di cardamomo (
½)

2. Ganache:
210 ml panna liquida (420 ml)
300g di cioccolato fondente tritato (400g)
1cucchiaino di peperoncino in polvere (1½ cucchiaino)
¼ cucchiaino di cannella in polvere (½)¼ cucchiaino di cardamomo macinato (½)
Un pizzico di noce moscata

Protocollo:


1. Base:

Accendere il forno a 170°. Ungere una tortiera a cerniera. Coprite lati e base con carta da forno.
  
Mettere l'espresso caldo in una ciotola piccola. Incorporate il cioccolato fuso. Utilizzando un mixer elettrico, sbattere il burro e lo zucchero fino ad ottenere una crema (circa 2 min). Aggiungere i tuorli, uno alla volta e sbattendo dopo ogni aggiunta, quindi aggiungere il peperoncino in polvere, le altre spezie e la farina di mandorle. Mescolare, quindi aggiungete la miscela di cioccolato.

Sbattere gli albumi a neve (ma non servono troppo sodi). Unire al composto e versare nella tortiera.

Cuocere in forno per 35-40 minuti (prova stecchino raccomnadata, ma di solito non ci sono problemi con questi tempi di cottura). Far raffreddare fuori dal forno per circa 10 minuti, quindi premere con le mani la base per compattarla un pò.
 
2. Ganache:


Mescolare la panna (così com'è, non dovete sbatterla) con il peperoncino in polvere e le altre spezie in un pentolino a fuoco medio per 2 minuti (o finchè non è caldo o accenna a bollire). Togliere dal fuoco. 

Aggiungere il cioccolato e lasciare riposare per 5 minuti (il cioccolato si scioglie). Mescolare bene con un cucchiaio, poi raffreddare per 5 minuti.  

Versare sopra la base e mettete in frigorifero per diverse ore o anche tutta la notte







Crema al mascarpone e arancia:  
150 g di mascarpone
succo di mezza arancia
2 cucchiai di zucchero a velo
(buccia di arancia tagliata a striscioline per decorare) 

Mescolare con un cucchiaio (o con il mixer elettrico) finchè il mascarpone non diventa morbido. Unire zucchero e succo d'arancia. mettere in frigo fino al momento di servire. 

Decorare con delle striscioline di buccia di arancia per il tocco finale.






 

domenica 7 luglio 2013

RISO BOLLITO MA CON SAPORE


Riso bollito con erba cipollina e tonno                                      

Il riso bollito è una di quelle cena salva dispensa e sopratutto salva "non ho voglia di cucinare stasera". Ma, ammettiamolo, il riso bollito da solo sa un po', come si dice a casa mia, da ospedale.. si, insomma, è triste.
Ecco allora come dargli un buonissimo sapore con il minimo sforzo (ed ingredienti sempre presenti anche il venerdì quando la cucina sembra il deserto del sahara). Sarà che poi ho l'erba cipollina fresca nel vaso, per cui ancora meglio!! (in alternativa quella secca nel reparto spezie salva sempre).


Il risultato sarà bello cremoso grazie al philadelphia (o formaggio cremoso che vi piace, anche stracchino), ma potete anche evitarlo... però che peccato perdere la cremosità :-)  

Vi assicuro che è proprio buonino e vi salverà dal solito -noioso- riso bollito. A voi provare anche senza tonno per una cena leggerissima!!!




Ingredienti:
 (per 2 persone)

160 g riso
8-10 fili di erba cipollina
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 cucchiai di philadelphia
1 scatoletta di tonno (o due se vi piace)

Protocollo:

Fate bollire il riso in acqua salata. 
 
Nel frattempo tagliate l'erba cipollina in una ciotolina con l'olio e lasciate marinare finchè il riso cuoce, così l'olio diventerà profumatissimo.

Una volta cotto il riso, scolatelo e mescolatelo con l'olio e erba cipollina, il philadelphia (o il formaggio cremoso che avete) e infine il tonno sgocciolato.

Servite ancora caldo

Buon appetito

ciao, 
Clelia



lunedì 1 luglio 2013

PURE' AL MICROONDE


 IL PURE' AL MICROONDE   in dieci passi                                                              

Questo non è il solito post, ma più che altro condivido con voi qualcosa che ho imparato a furia di vari tentativi... Magari ero l'unica a non sapere come farlo, ma comunque voglio condividere con voi questa perla di saggezza di COME FARE IL PURE' AL MICROONDE.
Io adoro il purè nella sua semplicità, ma sinceramente mi rompe il dover aspettare che le patate si lessino nell'acqua... :-) Per cui, niente di meglio che utilizzare il microonde... una sola ciotola sporcata e meno di dieci minuti in tutto. A questo punto è scattata la ricerca nel web... scarsi risultati iniziali, molta confusione e sopratutto avevo abbandonato il progetto in quanto il purè mi riusciva ma non era affatto buono come quello fatto nella maniera tradizionale. Ma, ma... c'è sempre un ma... non mi sono data per vinta e con il ritorno dell'inverno australe (se qui a Perth si può mai parlare di inverno, visto che ieri c'erano 23 gradi) ho voluto ritentare l'esperimento, finchè.. eureka!! ecco il segreto.

Il web è pieno di suggerimenti, che incredibile a dirsi, passano dall'avvolgere le patate in cose strane, asciugarle e roba simile (che vi richiedono solo tempo) ma sopratutto NON TUTTI DICONO il passaggio fondamentale... il purè deve tornare in microonde dopo che avrete unito il latte. si perchè a vederlo così, dopo che aggiungete il latte, beh, sembra fatto ma no... dovete rimetterlo nel microonde, altrimenti non esce bene.

Dunque... ecco qui i pochi (10) e semplici passaggi. I tempi sono per un purè per 2/3 persone partendo da 4 patate non grosse.

1. pelate le patate e tagliatele a pezzetti di dimensioni simili
2. mettetele in microonde per 3 minuti in una ciotola coperta con pellicola (che vada in microonde) o coperchio (da microonde)
3. togliete dal microonde, e togliete la pellicola (attenzione al vapore caldissimo!) e controllate con una forchetta che le patate siano cotte (la forchetta deve passare senza sforzo nel pezzetto)
4. riducete  in poltiglia le patate con una forchetta (o con il mixer)
5. scaldate mezza tazza di latte per 30 secondi al microonde
6. mescolando unite il latte alle patate schiacciate .
7. aggiungere sale e un pezzettino di burro
8. rimettere nel microonde per 1 min
9. togliete e mescolate con un cucchiaio
10. rimettere nel microonde per un altro minuto

pronto da servire!


ciao,
Clelia

mercoledì 12 giugno 2013

MADELEINES


 MADELEINES                                                                                       

La mia mamma se ne è tornata in Italia.. mi è dispiaciuto molto, ma credo che sia giusto così.. ma mi ero abituata così bene ad averla qui e farmi coccolare :-) D'altronde il resto della famiglia aspettava a Gardone e mio marito è tornato dal suo viaggio ed è ora che mi goda le mie passeggiate sul fiume con lui, vero mamma? E poi qui è autunno, la temperatura è piacevolissima (18-20 gradi) e l'aria fresca.. niente di meglio da chiedere all vita !

Veniamo alla ricetta : Le madeleines...
Le faccio da sempre perchè a mio marito sono sempre piaciute. Dovete però comprarvi lo stampo apposta! Io l'ho preso ad una qualche fiera in quei banchetti strabordanti stampi al silicone di tutte le forme.

ecco la ricetta, facile, ma non saltate il passaggio in frigo altrimenti non si gonfiano bene.
in giro ci sono varie versioni, tutte più o meno valide devo dire. Io preferisco aggiungere la canella e un po' di estratto di mandorla o arancia, o anche zenzero in polvere ed estratto di limone (o buccia gratuggiata) ma la scelta delle spezie è vostra.. io ogni tanto le faccio con le ' five spices ' cinesi, se sapete cosa sono. In qualunque caso, qualche spezia serve per dare gusto!


Ingredienti:
 (per 12 madeleines)

50g burro
50 g di zucchero (o miele + zucchero)
1 uovo
60g farina + 1 cucchiaino di lievito in polvere (o potete usare direttamente la farina lievitante)
1 cucchiaino di cannella
1 cucchiaino di estratto d'arancio
un pizzichino (veramente poco) di sale

Protocollo:

Fate sciogliere al microonde il burro (+ il miele se lo state usando), per la nostra quantità sono 30-40 secondi.

Mescolare gli ingredienti e unire il burro fuso con una frusta (basta poco).

Mettere in frigo per mezzora (questo passaggio è importante per una bella lievitazione della madeleine)
Nel frattempo  accendete il forno a 200°.

Cuocere per 8-10 minuti (oppure per 5 minuti a 200° e ancora altri 5 minuti a 160° cosi' si formerà la bella gobbetta tipica della madeleine, ma è solo estetica, per cui decidete voi se avete voglia di farlo o meno)

ciao,
Clelia 

 

sabato 25 maggio 2013

LEMON CURD




LEMON CURD (CREMA AL LIMONE)

Ebbene, anche mia mamma quaggiù è stata stregata dalla bontà della lemon curd, per cui ho deciso che era ora di pubblicarne la strepitosamente facile ricetta.

La lemon curd è molto comune nei paesi anglosassoni, potete pensarla un po' come una cremina dolce al limone con la consistenza di una crema pasticcera, ma non c'entra invece nulla con la marmellata di limoni.
E' facile, solo attenzione a non affrettare i tempi alzando la fiamma sotto il pentolino.. deve cuocere lentamente e a fuoco bassissimo. la quantità che vi scrivo qui si prepara in 10 minuti tutto compreso, per cui...

Attenzione anche  a non cuocere l'uovo, nel caso filtrate la lemon curd con un colino quando è ancora calda e vederete che il gusto non ne avrà risentito per nulla, ma passatela nel colino quando è ancora calda, altrimenti da fredda è troppo compatta e non riuscirete più.

Ve ne esce l'equivalente di un bel bicchiere che si può tenere tranquillamente in frigo per una o anche due settimane, ma ci scommetto che non resisterà più di tre giorni!!

Provatela!! vi assicuro che non ve la dimenticherete facilmente :-)

Varianti: usate i lime al posto del limone o arance (mai provata con le arance però il libro consigliava)

LEMON CURD
Ingredienti:   
110 g zucchero (meglio a velo)
50 g burro
2 limoni
2 uova

Protocollo:

Mettete lo zucchero e il burro in un pentolino sul fuoco basso. Fate sciogliere finchè lo zucchero non si è dissolto. Togliete dal fuoco.
Lavate i limoni e spremetene il succo. Sbattete con una forchetta o una frusta le due uova. Unite uova e succo al composto di burro e zucchero di prima.

ATTENZIONE: il burro con lo zucchero dovrebbero essersi raffreddato un pochino (almeno un paio di minuti, meglio 5 lontano dal fuoco) altrimenti vi cuocerà le uova. comunque consiglio di mescolare velocemente con la frusta mentre unite le uova, per circa un minuto.

Rimettete sul fuoco sempre bassissimo. Fate cuocere, MAI bollire, finchè -come dice il libro (e vedi foto qui di fianco) - nel mettere un cucchiaio la crema è densa al punto di ricoprirlo. Per darvi un idea saranno 7-8 minuti.

Togliete dal fuoco. se per sbaglio le uova vi si sono leggermente cotte nel passaggio iniziale (cioè se vedete dei granulini bianchi nel composto (che altro non sono che l'albume cotto), passate subito, finchè è ancora calda, la lemon curd attraverso un colino.

Conservate in frigo.


spero che almeno su questa ricetta qualcuno ci lasci un commento (riquadro qui sotto) per dirmi se vi è piaciuta. vi ricordo che per scrivere un commento non occorre lasciare ne nome ne essere iscritti o quant'altro a niente. scegliete "anonimo" dal menù, e scrivete il vostro commento. facile, no?

ciao, 
Clelia