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domenica 27 ottobre 2013

Una lacrima di gioia

E' passata mezzanotte e sono appena rientrata da una cena tra amici-colleghi vecchie glorie (o vecchie spugne direi..) delle missioni in Antartide. Io più che vecchia gloria mi sentivo vecchia matricola, ci sono stata solo due volte e la terza sarà a dicembre ma uno di loro c'è stato già almeno 4 volte e tra queste, una missione è stata a bordo di una nave russa cosa che per me vale come esserci stati 20 volte data la mia minima permanenza su nave russa (30 minuti).. ho avuto mal di mare su terra per due gg dopo quell'esperienza... e cmq l'altro veterano è alla 10 campagna..quindi capite che pivella...
in ogni caso, ho deciso di scrivere subito questa sera perchè non voglio perdere lo slancio.
Il menù si è aperto infatti con un'insalata che mi ha portata alla commozione.
Poche sono le pietanze che nella mia vita mi hanno così emozionata.
Forse poco ve ne frega ma se state leggendo in questo momento significa che un po' vi andrebbe di saperlo...Prima c'è la pasta al tomino fresco e pomodorini di mamma (e varie altre sue ricette...) ma la mamma si sa, è difficile che sbagli...
poi c'è stato un piatto tipo ratatuille di "ratatuille il topo cuoco" a Parigi con tutti questi sapori divini che si sentivano uno per uno ma creavano la sinfonia tutti insieme, poi il panino al salmone grigliato qualche giorno fa a Brema e infine l'insalata di stasera.
Era semplice: un letto di insalta riccia, broccoli lessi, zucca lessa a cubetti, un'altra rapona gialla lessata in brodo e fatta a cubetti bellissimi, arancia ben sbucciata e senza pelle degli spicchi e poi, la divinità: gherigli di noce e semi di zucca caramellati in zucchero, acqua e vino bianco (e io sono astemia!!!). E' stata una meraviglia infinita!
Non so come altro descriverla.
E ora mi porto questa sensazione magica a letto e dormo felice.
Buona Notte amici miei
La Chiara

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