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sabato 25 maggio 2013

LEMON CURD




LEMON CURD (CREMA AL LIMONE)

Ebbene, anche mia mamma quaggiù è stata stregata dalla bontà della lemon curd, per cui ho deciso che era ora di pubblicarne la strepitosamente facile ricetta.

La lemon curd è molto comune nei paesi anglosassoni, potete pensarla un po' come una cremina dolce al limone con la consistenza di una crema pasticcera, ma non c'entra invece nulla con la marmellata di limoni.
E' facile, solo attenzione a non affrettare i tempi alzando la fiamma sotto il pentolino.. deve cuocere lentamente e a fuoco bassissimo. la quantità che vi scrivo qui si prepara in 10 minuti tutto compreso, per cui...

Attenzione anche  a non cuocere l'uovo, nel caso filtrate la lemon curd con un colino quando è ancora calda e vederete che il gusto non ne avrà risentito per nulla, ma passatela nel colino quando è ancora calda, altrimenti da fredda è troppo compatta e non riuscirete più.

Ve ne esce l'equivalente di un bel bicchiere che si può tenere tranquillamente in frigo per una o anche due settimane, ma ci scommetto che non resisterà più di tre giorni!!

Provatela!! vi assicuro che non ve la dimenticherete facilmente :-)

Varianti: usate i lime al posto del limone o arance (mai provata con le arance però il libro consigliava)

LEMON CURD
Ingredienti:   
110 g zucchero (meglio a velo)
50 g burro
2 limoni
2 uova

Protocollo:

Mettete lo zucchero e il burro in un pentolino sul fuoco basso. Fate sciogliere finchè lo zucchero non si è dissolto. Togliete dal fuoco.
Lavate i limoni e spremetene il succo. Sbattete con una forchetta o una frusta le due uova. Unite uova e succo al composto di burro e zucchero di prima.

ATTENZIONE: il burro con lo zucchero dovrebbero essersi raffreddato un pochino (almeno un paio di minuti, meglio 5 lontano dal fuoco) altrimenti vi cuocerà le uova. comunque consiglio di mescolare velocemente con la frusta mentre unite le uova, per circa un minuto.

Rimettete sul fuoco sempre bassissimo. Fate cuocere, MAI bollire, finchè -come dice il libro (e vedi foto qui di fianco) - nel mettere un cucchiaio la crema è densa al punto di ricoprirlo. Per darvi un idea saranno 7-8 minuti.

Togliete dal fuoco. se per sbaglio le uova vi si sono leggermente cotte nel passaggio iniziale (cioè se vedete dei granulini bianchi nel composto (che altro non sono che l'albume cotto), passate subito, finchè è ancora calda, la lemon curd attraverso un colino.

Conservate in frigo.


spero che almeno su questa ricetta qualcuno ci lasci un commento (riquadro qui sotto) per dirmi se vi è piaciuta. vi ricordo che per scrivere un commento non occorre lasciare ne nome ne essere iscritti o quant'altro a niente. scegliete "anonimo" dal menù, e scrivete il vostro commento. facile, no?

ciao, 
Clelia








giardino produttivo

volevo condividere con voi questa meravigliosa montagna di fiori che il giardino di mamma ha prodotto prima delle piogge torrenziali che ci stanno tormentando e soprattutto raffreddando!
un saluto rabbrividoso a tutti
chiara

giovedì 23 maggio 2013

L'insalata del sonnambulo

ed eccomi qui.
è notte fonda e io non dormo.
giocherello con una brugola abbandonata sul campo dal mio uomo dopo un'impari lotta tra lui e un tavolino da giardino.
Ora il fiero combattente russa sfiancato.
Ha vinto sul tavolino nonostante il principiar della battaglia non lasciasse presagire un tale successo.
Or dunque abbiamo un tavolino da "terrazzo" come si deve..
Integro x ora, senza buchi di trapano residuati da precedenti battaglie tra il suddetto guerriero e l'inespugnabile grata per i rampicanti. In quell'episodio vinse il trapano purtroppo... e appunto il vecchio (in senso archelogico) tavolino ne portava ancora i drammatici segni...
E ancora non dormo...
Tento di sfogliare un pdf di un articolo noiosissimo sulle dimensioni effettive di popolazione.
Come sia possibile avere tanto da dire in merito.. solo le formule di pagina 2 dovrebbero avermi stecchita dal sonno...
E invece non dormo.
Non me lo spiego, ho mangiato, come da regola, una montagna di insalata.
Dice che, insieme alle note proprietà ipnotiche della valeriana, anche in foglia, una bella ciotola di lattuga e insalata fresca alla sera favorisca un riposo sereno, ma l'avranno di sicuro dimostrato solo negli ovini...

Confido nella camomilla...
Buona notte amici
La Chiara

lunedì 20 maggio 2013

Fava non fava

Oh questa sera ho fatto un regalo al mio Homo barbequensis!
Ho fatto le orecchiette alle fave e guanciale! Oh che episodio romantico!
Nonostante ciò, codesto uomo ha brontolato perchè le fave erano troppo piccole!
Ma che fave avrà voluto?
Vicia faba major major? Vicia faba elephantica?
Sono specie transgeniche?
Non si sa e non ho nemmeno chiesto...

Fortunatamente poi però il piatto finale gli è piaciuto eccome!
Infatti...era troppo poco! e pure quello è stato uno spunto per brontolare!
Ma eccovi la ricetta, ma siate pronti...ci vuole il pecorino...e deve essere abbondante, non si sa mai che un brontolone passi di lì a dirvi che le porzioni sono minime!!
La Chiara


ORECCHIETTE ALLE FAVE E GUANCIALE

Ingredienti
250 gr di orecchiette fresche
200 gr di fave fresche (noi avevamo quelle da sbucciare, ed era circa mezzo kg con baccello completo)
50 gr di guanciale a pezzetti piccoli
1 cipollina fresca
50 gr di pecorino grattuggiato (prendete un pecorino di buona qualità)
sale
pepe
olio a crudo alla fine oppure nel sugo se è asciutto

Protocollo
Fate cuocere il guanciale nel suo grasso, insieme alla cipolla, e le fave fresche. Fate cuocere il sugo e verso la fine aggiungete un pizzico di sale (non esagerate perchè il guanciale è già saporito) e una bella sgrattuggiatina di pepe. Se pensate che il sughetto sia troppo asciutto aggiungete un filo d'olio, ma poco. Nel frattempo cuocete le orecchiette bene al dente perchè poi dovrete ripassarle nella padella insieme al sughetto di fave e guanciale. Infine mescolate bene bene tutto quanto con il pecorino e servite!
Una meraviglia!
Ciao sgranocchiatori di fave pecorino!
La Chiara


lunedì 13 maggio 2013

La polpetta di coppia

Oh beh, io e il mio uomo ci stiamo specializzando in cucina di coppia! Siamo partiti con un primo semi-fallimentare tentativo con le polpette di ceci e patate. L'idea è quella di cucinare una ricetta ogni tanto insieme...finchè resistiamo...
Cmq dicevo, il primo tentativo è stato complesso...intanto ci siamo brontolati uno con l'altro per tutto il tempo:
hai sporcato lì!
perchè mi fissi mi sento osservato!
ecco i piatti li lavo sempre io!
uffa! e il sale perchè te lo dimentichi sempre!
l'ho già messo io il sale!
Ma il formaggio tocca sempre a me! L'ho grattuggiato ieri e l'hai finito già tutto!
Basta, prepara la tavola!
ok...
ci siamo detti, forse dovremmo placarci un pochino no?
E così stavolta, siamo partiti col piede giusto, più positivi e benevoli!
e devo dire che ha funzionato!
Abbiamo prodotto.. ancora polpette!
Beh è solo una coincidenza, prometto che la prossima volta NON saranno ancora polpette!
ciaooo polpettosi amici!
La Chiara

POLPETTE DI BIETOLA E RICOTTA

Ingredienti per una ventina di polpette
400 gr ricotta
400 gr bietole (solo foglie)
4 uova
sugo al pomodoro con cipolla (500 gr di pelati)
300 gr farina
50 gr grana padano grattuggiato
noce moscata
sale
pepe
olio extravergine d'oliva


Preparazione
Tritate le foglie di bietola al mixer, fatele belle fini e poi mischiatele in una terrina alla ricotta e alle 4 uova, mescolate bene bene facendo una crema omogenea. Aggiungete il sale, la noce moscata e il pepe.
Aggiungete infine la farina setacciata per non fare i grumi.
Nel frattempo preparate il sughetto con soffritto di cipolla e un filo d'olio ma lasciatelo un po' liquido perchè poi dovrà coprire le polpettine. Intanto fate bollire dell'acqua salata.
Ora viene il bello! La quenelle!
Prendete due cucchiai da minestra, con uno prendete una cucchiaiata di composto e con l'altro modellate la quenelle, mettetele un po' alla volta su un piatto e quando ne avrete preparate circa 5-6, mettele a cuocere nell'acqua già bollente, per 4 minuti, quando verranno a galla saranno già quasi cotte. Scolatele e mettetele in una pirofila. Scolatele bene, non deve esserci acqua sul fondo della pirofila. Andate avanti così finchè non sarà finito il composto. Coprite le vostre magnifiche polpette con il sugo e cospargete di formaggio grattuggiato. Infornate a 180°C per circa 15 minuti e poi gratinate per qualche minuto. Missione compiuta! Bbbbuoneee


sabato 4 maggio 2013

Singletudine

...stasera sono single, e vi scrivo in tempo reale come i veri blogger!
Wow!
Beh, oggi il mio boy è uscito con gli amici e quindi mi sono organizzata la giornata.. si beh... lavorando ad un articolo..MA il grande passo avanti nel auto-welfare è stato lavorare sul terrazzo, pulito e all'ombra, in una giornata di sole, che si è miracolosamente infilata tra un monsone e l'altro!
Intorno a me delle piante vive e vegete (nel senso di vegetali proprio!) nessuna morta e defogliata come negli anni passati! Da un lato il mitico highlander: il limone! L'anno scorso dopo l'inverno aveva perso tutte le foglie e non ha fatto nemmeno un limoncino secco..quest'anno, curato, amato e coccolato è straripante di foglie, nuove e vecchie ma..nemmeno un fiore.. sarà presto? Sarà un limone tardivo? Poverino..e cmq anche quest'anno niente limoni..va beh, è una pianta decorativa...
Dall'altro lato la rosa con un unico ramo, supersiste dalla potatura non esperta del mio uomo, ma a quanto pare carico di boccioli! Che poi, dovete sapere, questa pianta l'abbiamo presa come portatrice di rose bianche e..beh.. sono un po' rosa, un po' rosse, e man mano che la stagione avanza diventano semrpe più scure! Ma nessuno di voi sa darmi una spiegazione? E' un segno di malsopportazione nei confronti dei suoi padroni asini? E poi..il nuovo arrivato! Nicodemo! Il più sano di tutti xkè appena uscito dalla serra! Il gelsomino! Fresco fresco.. abbiamo già fatto in tempo a deturparlo piantandolo sbilenco..va beh.. speriamo che lui e la rosa si piacciano perchè dovranno condividere la stessa graticella...

Insomma, tornando a noi, confesso di avervi un pochetto trascurati ultimamente. Confesso, inoltre, che insieme agli impegni e la "stufezza" informatica che mi impedivano di avvicinarmi al computer per attività extra scientifiche, non ho cucinato granchè e soprattutto niente di così speciale..

Qualche gg fa sono stata vicina al postare la foto dell'insalata che stavo mangiando...ma non so, forse l'ultimo briciolo di dignità alimentare me lo ha impedito!

E insomma stasera ho deciso di preparare un sughetto carnivoro a sorpresa per domani, per il mio uomo non-vegetariano. "Purtroppo" non ho potuto fare a meno di assaggiarlo con la mia pasta preferita "terre rubate alle mafie". E' una pasta buonissima e poi, con mia grande gioia, cresce laddove prima c'erano dei criminali...

Ma mi astengo dal commentare oltre perchè quando parlo/scrivo di criminali e droghe e delinquenze varie mi viene un nervoso che poi mi soffoco...

Insomma dicevo, non ho potuto non assaggiare... ma..sigh.. non ho fatto la foto...beh.. ecco...
avevo fame...e sono corsa col mio piattino(one) in terrazza x godermelo col tramonto, e poi mettermi a scrivere subito questo post, mentre le luci nelle case si accendono, il cielo piano piano diventa scuro..qualche stellina si vede luccicare.

Non credete che questa vista sia meglio delle mie mostruose foto? (non avevate forse colto che non sono molto portata per la fotografia? eh?) 

Allora vi riassumo qui velocemente la ricetta, ve la descrivo così, senza troppi fronzoli...

Avevo in frigo due bistecchine (braciolette) tristi di maiale (triste pure lui secondo me perchè chissà che viaggio lungo, faticoso e assetatto deve aver fatto prima di divenire quelle due braciole) ecco adesso mi viene da piangere...
cmq
ho fatto imbiondire, con due cucchiai d'acqua, due cipollette tagliate fini, poi ho aggiunto un filo d'olio, e ho fatto rosolare la carne tagliata a cubettini piccoli...
rosola rosola rosola
ho aggiunto sale, pepe (ora non ne sono così sicura del pepe, ma posso essermelo dimenticato? è il momento preferito quando trito ratta i grani col trita-pepe!) poi rosmarino secco, un pizzico di semi di senape e di finocchio.
rosola rosola rosola
ci ho aggiunto i pelati ben schiacciati e sminuzzati e ho fatto asciugare il sugo...

mentre l'acqua bolliva ho lavato i piatti che avevo sporcato nel frattempo..
ops. beh questo non è necessario :)

Invece, è importante che cuociate la pasta bella al dente e magari la facciate saltare nel sugo prima di servirla!
Grattuggiate sopra un po' di parmigiano...
e correte in terrazzo o in giardino dove qualche candela accesa vi aspetta e forse un maggiolino ronzante sta volando in cerca di compagnia...

Buona serata di metà primavera

La Chiara