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martedì 8 ottobre 2013
Ancora qui.
Eccomi, di ritorno dopo una lunga assenza dal blog.
Dopo una lunga assenza dalla vita per la verità.
Ho pensato molto a come avrei ricominciato a scrivere sul blog. Perchè non mi è mai passato per l'anticamera del cervello di smettere, perchè è una cosa che mi piace e lega sempre e ancora di più le due C del blog. Chiara mi è stata molto vicina in questo periodo, e probabilmente non ne può più di ricevere mie mail, ma è così carina che non me lo dice, e anzi continua a scrivermi pure lei! In più lei mi ha fatto un regalo preziossissimo e lei sa qual'è...anzi due, uno scritto ed uno in allegato ;-)
E non dimentichiamo che il blog è ancora più importante adesso le due C sono ancora più distanti (roba da non credere!!) con la qui presente in Australia e lei in Germania. Inutile dire che il lavoro da biologhe è proprio internazionale!
Ho pensato inizialmente di far finta di niente e continuare con le mie ricette, ma far finta di nulla, anche in una cosa così superficiale, come qualcuno può pensare sia un blog, beh.. sarebbe un po' come far finta che la mia bambina non fosse mai nata. Far finta che io non sia mai stata con una bellissima pancia da 9 mesi, e far finta che lei non sia vissuta quelle preziose 36 ore. Per cui sono qui, sul nostro blog di cucina e ricette fai da te, a raccontarvi cosa è successo. Certo che in fondo è strano perchè sono la prima persona che ha sempre pensato di non mettere sul web cose troppo personali (da facebook in poi) per una serie di ragioni. E invece voglio scrivere e raccontare la mia -molto più che personale- storia. Lo faccio anche perchè ho trovato tanto d'aiuto leggere storie di mamme che come me hanno un angioletto invece di un bambino, o unirmi a gruppi di discussione online e non. Perchè in fondo, nessuno può capire quello che sto, e stiamo, passando se non si è sperimentato sulla propria pelle. Forse la mia storia aiuterà qualcun'altra mamma, capitata per caso sul nostro blog, a sentirsi meno sola, a me ha fatto molto piacere leggere blog e messaggi di mamme che sono passate dalla stessa o simile esperienza e ce l'hanno fatta, perchè mi fa credere che ce la potrò fare anch'io. E sapere che non si è soli. Però mi sono resa conto che tutte le cose che ho letto finora sono in inglese e forse c'è meno in italiano. Non è giusto far finta di niente, non è giusto negare quello che succede o cercare di sotterrare le storie dei bambini che nascono troppo presto, vivono troppo poco, o che non nascono affatto. Fa male comunque, ma fa ancora più male negare il dolore che si prova, tenerselo dentro, e la cosa più dolorosa di tutta è pensare che il mondo si dimentichi, o che, ancora peggio, non si sia quasi accorto di mia figlia.
E invece di scrivere di pappine e succhi come avrei voluto, vi parlo della mia bellissima bambina che era oggettivamente la più bella bambina del mondo. E no..., non sto esagerando. Eravamo ormai a 38 settimane, la capsula (o ovetto o comecavolosidice) installato in macchina, la borsa per l'ospedale già pronta da qualche settimana, i vestitini già tutti accuratemente lavati e pronti da essere indossati (grazie anche alla nonna che gentilmente si era fatta qualche tempo prima un voletto di 24 ore per venire a viziarmi un po'). E noi preparati al grande giorno, che io speravo di affrontare senza nessun aiuto 'sintetico', cercando di farcela solo con l'appoggio di mio marito che si era già preparato a strette di mano dolorose e anche urli e parolacce verso di lui (così mi dicono a volte succede in sala parto). Noi preparati a capire tutte le possibili parole pronunciate in inglese dai medici, per non stare li come dei bambi quando ci avrebbero forse detto qualcosa più medico in 'tecnichese'. Eravamo pronti a tutto, ma non a dover pianificare il suo funerale a due giorni dalla sua nascita. Nessuno può essere preparato a questo. Nessuno dovrebbe. E i bambini non dovrebbero morire. E nessuno dovrebbe mai sopravvivere ai propri figli. Eppure a me è accaduto. Sono qui, viva e in salute, e mia figlia no. Una gravidanza perfetta, mai un analisi sbagliata, mai una nausea mattituna, ed ecografie bellissime fino all'ultimo, fino a quando il suo battito è crollato. In ospedale. Si, coincidenza, il suo cuoricino è crollato in ospedale, proprio durante una visita di routine, mezzora prima l'avevamo vista respirare e il suo cuore battere forte e costante nella ecografia. E allora... subito un cesario di emergenza per cercare di salvarla, ma nemmeno quello è servito e 36 ore dopo se n'è andata. Abbiamo scoperto che ho avuto una rara emorragia feto-materna, cioè il sangue della bambina è accidentalmente passato nel mio, qualcosa che si è rotto nella placenta. Può succedere, anzi dicono che succede nel 60% delle gravidanze, ma il sangue che passa è talmente poco che nessuno se ne accorge. A volte capita che il flusso di sangue sia un po' più consistente, e allora se ne accorgono perchè il bambino nasce anemico e facendo i dovuti test scoprono che la causa è questa emorragia (che per il resto è completamente asintomatica). E, molto più raramente, il flusso di sangue è veramente troppo, come nel nostro caso, e la mia bambina è nata con pochissimo sangue in circolo, troppo poco perchè i suoi piccoli organi potessero reggere, e perchè i dottori potessero fare qualche miracolo, anche le trasfusioni non hanno potuto fare nulla. Povera piccola, con tutti quei tubicini... E quindi si arriva al punto di decidere del funerale di tua figlia a due giorni dalla sua nascita. Una giornata bruttissima e piovosa quella del suo funerale, ma come nelle storie più belle, proprio per mezzora il sole splendido e cielo azzurro quando l'abbiamo salutata li, al cimitero, che per fortuna tutto sembra tranne che un cimitero e che ha un giardino dedicato ai bambini, il butterfly garden, pieno di fiori e colori. Un posto spaventosamente triste e bello nello stesso momento. Difficile da crederci, come quando penso al giorno della sua nascita, il più bello e il più orribile della mia vita nello stesso momento, difficile capire come sia possibile, ma è così.
E "ti rendi conto di quanto sei forte, quando essere forte è l'unica scelta che hai". A quasi due mesi dalla sua nascita e dalla sua morte, sono ancora qui, siamo ancora qui, e pian piano ci creiamo un nostro 'nuovo normale'. Stiamo facendo del nostro meglio. Non saremo mai più gli stessi. Sono una mamma, non importa se la mia bambina è fisicamente con me o no. Sono una mamma che non dorme perchè piange la perdita della sua bambina, invece che non dormire per i pianti della mia bambina. Ma sono comunque una mamma e questo niente al mondo me lo potrà mai togliere. Ma i cambiamenti non sono solo per il peggio. Mia figlia mi ha inseganto già molte cose. E credo che la più importante sia di non dare nulla di scontato nell vita, e viverla per quello che è, ed apprezzare tutte le piccole cose che abbiamo la fortuna di vivere. E cosi' oggi trovo il tempo per sorridere per il sole che splende, per il vento che soffia e per la mia passeggiata sul fiume, e perchè no del mio raffreddore. E se anche adesso è difficile da pensare, voglio vivere la mia vita ed essere felice per me e anche per lei... per cui mi toccherà essere felicissima un giorno! Un giorno vicino o lontano, non importa. La mia bambina merita di essere felice, e se non posso cambiare il passato, posso cambiare il futuro e farla vivere per sempre con me nel mio cuore, e mia figlia si merita una vita felice, per cui io sarò felice in suo onore.
Ed essere felice per me è avere un marito meraviglioso, una famiglia bellissima, tanti amici a cui voglio bene e che mi vogliono bene, un lavoro che adoro, e avere il ricordo di mia figlia Viola. E perchè no, è anche cucinare, ...e allora ho già una torta in serbo per voi, per la prossima volta.
ciao,
Clelia
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..non trovo le parole per esprimere la commozione che ho provato nel leggere la vostra storia e l'ammirazione per la vostra forza e l'amore per la vita che traspare da questo post..
RispondiEliminamando un abbraccio fortissimo a te e a tuo marito
Laura
Carissima Clela, siamo stati e siamo tragicamente tristi per il passaggio in questo mondo della nostra nipotina VIOLA (che devi sapere sarà sempre anche con noi) , ma oggi, dopo le lacrime, siamo orgogliosi di te e di Ryan e siamo contenti che la vita possa sorridere ancora - anche per VIOLA - alla tua, alla nostra famiglia. Ti vogliamo incredibilmente bene ogni attimo di più. Un grosso bacione dalla tua mamma e dal tuo papà
RispondiEliminaDolcissima Clelia vedrai che Dio ti darà un'altra possibilità ed un'altra ancora ed il tuo forte desiderio di maternità diverrà presto ancora una volta realtà, a volte non si comprende il perché di certi eventi ma il tuo atteggiamento verso la vita è quello giusto perché è realistico e fiducioso verso il futuro. Io tifo per te e per tuo marito. ....un abbraccio Elena F.
RispondiEliminagrazie a tutti :-) E' così bello sapere che ci sono tante persone che ci pensano, ci da molto coraggio.
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